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Dalla logica al senso: il viaggio di una vita professionale

2025-05-16 15:38

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Branding, Business e Strategia, Crescita Personale, #MarketingStrategico, #Coaching, #Ikigai, #CoachingUmanistico,

Dalla logica al senso: il viaggio di una vita professionale

Dalla logica al senso: il viaggio di una vita professionale... vissuta e riscoperta.

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“La mia non sarà un’opera incompiuta”.
Dalle note del mio iPhoneX… un appunto datato 28/02/2014.
 

Dalla logica al senso: il viaggio di una vita professionale

Ero un “Ragioniere programmatore”.
Indirizzo IGEA, in contrapposizione a quello che chiamavano “Mercurio”.

Nato per seguire logiche, dati, flussi e precisione. Un lavoro ordinato, funzionale, coerente con quello che “il mercato si aspettava da me”. Eppure, dentro, sentivo che non bastava.
Non bastava fare bene le cose: volevo fare cose che (davvero) avessero senso.

Così ho scelto… ho scelto davvero. Di cambiare. 
Di "sporcarmi" le mani con la grafica pubblicitaria, di scoprire l’impatto dell’immagine, del colore, dell'estetica. Poi ho sentito il bisogno di approfondire il messaggio: non solo “come appare” ma cosa dice, a chi parla, cosa (s) muove… e perché.

Così ho studiato (e approfondito) il marketing, la strategia, il branding, naming, copywriting. Ho cominciato a “guardarmi veramente dentro e intorno”: ho visto tanto “chiasso”, troppo rumore… e, in questo “caos” ho intravisto anche cose buone, valide… meritevoli di attenzione (e di approfondimento).


Mi sono perso e ritrovato dentro slogan, payoff, claim, nella costruzione dell’identità di marca.
Ho abbracciato la fotografia, la produzione video, la narrazione per immagini come strumenti “per entrare dentro alle cose”, per assorbirle, capirle fino alla loro essenza… per sentirle sulla mia pelle, per capire e provare quelle sensazioni che avrebbero guidato la mia intuizione, la mia tecnica… la mia personale visione (che, poi, avrei “dato in pasto” al mercato).
 

E poi, ancora più in profondità, fino ad incontrare l’Ikigai Coaching per poi tendere alla persona (ed alla sua realizzazione), nella sua massima espressione, con il  Coaching Umanistico.
Lì ho capito (veramente) perché stavo facendo tutto questo percorso.

Tutto ciò che ho scelto aveva un filo invisibile… e di “spessore”.
Un filo che lega “ciò che facciamo a chi siamo”, che tiene insieme mente e cuore, immagine e sostanza, marketing e identità…. un filo che chiede verità, coerenza, senso.

Ogni tappa della mia vita professionale è stata un tassello di un disegno più grande: aiutare le persone (e le aziende) a vedersi (dentro) davvero e a farsi vedere per ciò che sono… a raccontarsi in modo autentico, ad abitare con consapevolezza il proprio nome, il proprio messaggio, il proprio spazio nel mondo.

In una Società che vuole “specialisti”… oggi non sono "una cosa sola".
E questo è il mio punto di forza.

Sono un ex programmatore che ha scelto la comunicazione visiva.
Un creativo che ha imparato (dal) la strategia.
Un coach che conosce il potere dell’ascolto e la forza di un’identità coerente.
Un professionista che accompagna persone e brand a (ri) scoprire il loro “perché profondo” e a costruirlo nel mondo reale, con strumenti concreti.

E tu? Riesci a vedere il filo che unisce tutte le tue esperienze?
Non importa quanto siano diverse: spesso è proprio nell’apparente caos che si nasconde il vero disegno.