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LASCIA TUTTI SENZA PAROLE.

2025-07-03 10:23

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Business e Strategia, Crescita Personale, #Ikigai,

LASCIA TUTTI SENZA PAROLE.

Attiva conversazioni vere, porta le persone dentro il proprio quotidiano e genera un'interazione profonda. Il valore reale dell'ascolto attivo.

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(Dalle note del mio iPhoneX - alla data del 06/03/2014).

No, non intendo zittirli.
Intendo farli parlare così tanto, con così tanta verità, profondità, libertà che a un certo punto non servono più altre parole.

Nel mio lavoro l’approccio conta più del metodo perché è l’approccio che crea il campo, il contesto, la possibilità… partendo sempre da una cosa tanto semplice quanto rara: il saper ascoltare.

Non l’ascolto passivo, né tantomeno quello tecnico.
Parlo di un ascolto attivo e umano… radicale. Quello che accoglie e amplifica.

Quello che non cerca subito la soluzione ma si ferma (sul serio) sul senso.

In un tempo in cui tutti vogliono parlare, spiegare, aiutare, convincere… lo stupore e la meraviglia  sono diventati “una specie in via d’estinzione”. Lo vedi anche tu, vero?

Corriamo da un obiettivo all’altro, da un contenuto all’altro, da una call all’altra… ma quando è stata l’ultima volta che ci siamo davvero emozionati per quello che facciamo?
Non per il risultato… ma per il significato.

Ci siamo abituati a vivere in accelerazione costante.
Corriamo da un obiettivo all’altro, da un contenuto all’altro, da una situazione all’altra…
Spuntiamo task, produciamo, reagiamo. Sempre in movimento, sempre connessi.
 

“Sei in un Paese meraviglioso” è lo slang che accompagna tutta la comunicazione nelle stazioni di servizio autostradali. Già, la MERAVIGLIA… quella sensazione unica che, ormai, LEGGIAMO SOLO SUI CARTELLONI PUBBLICITARI… e non più negli occhi delle persone.

Ma fermati un attimo.
Quando è stata l’ultima volta che ti sei emozionato non per l’effetto ma per la verità che c’era dentro a quello che stavi facendo?

Forse è il momento di tornarci.
Di ricordare… e di raccontarti davvero.
 

Quando è stata l’ultima volta che hai sentito un brivido per quello che fai?
Quando ti sei emozionato, davvero, non per l’approvazione ricevuta o il traguardo raggiunto,
ma per il significato profondo del tuo lavoro?
 

Quel momento in cui ti sei reso conto che il tuo lavoro non stava solo producendo un risultato…
ma stava parlando di te, raccontando chi sei… stavi mettendo “in ordine i pezzi”… stavi “facendo memoria”.
 

Perché stavi facendo qualcosa che ti somiglia.
Perché stavi contribuendo a qualcosa che ti risuona dentro.

Non parlo di performance.
Parlo di presenza, di senso… di “perché”.

Non è l’effetto “wow”… è l’effetto "Ah, finalmente mi riconosco".
Come un dialetto che torna in bocca.
Come un profumo che riporta a casa.
Come un manifesto attaccato ad un muro di quartiere “che parla anche a chi non legge”.

Quando quello che fai diventa quello che conta… stai provando una vera emozione, di quelle che restano e lasciano il segno.

Perché fa riemergere lo stupore.
Perché risveglia la meraviglia.
 

E ricominci a costruire da qui.
Perché quando una persona si sente davvero vista, capita, ascoltataallora parla.
Parla tanto, parla fino a non aver più bisogno di parole.

E lì accade qualcosa di raro, potente, trasformativo.
Lì, sì… hai davvero lasciato tutti senza parole.